La leggenda del pianista “dall’oceano”. O Pianoman, come ribatezzato dagli inglesi. Anch’io come altri ho provato, provo, curiosità per questo misterioso ragazzo, dall’abito fradicio, muto e senza memoria, dallo sguardo interrogativo e senza altro dato dalla coscienza. Un biondino che non sa dirti molto, trovato per strada, portato poi di fronte ai medici. L’unica cosa che ha potuto fare è schizzare su un foglietto un pianoforte davanti agli infermieri. Schizzato dannatamente e stranamente bene, in prospettiva dall’alto, gestendo deboli ma azzecati punti di fuga.
Gli hanno poi portato un pianoforte. E dicono che abbia suonato straordinariamente bene, troppo. Dai classici alle improvvisazioni.
Dal 6 maggio scorso non si sa chi è quest’uomo. Ci sono state persone che lo hanno riconosciuto, ma poi sono state smentite.
Può sembrare una trovata pubblicitaria, può essere ispirante per una sceneggiatura, ma sta durando da un bel po’ nella cassa di risonanza mediatica.

Mi piacerebbe perdere la memoria per un po’ di giorni, mi piacerebbe non parlare. Mi metterei a disegnare. Mi gusterei la libertà di non avere fardelli inconsci. Riderei di gusto davanti alle cose che non conosco o che ho conosciuto ma che non ricordo più, mi farei un sacco di domande più su gli altri che su me stesso, sarei un legittimo irresponsabile distratto dall’altro lato della vita…
Si, ci sto pensando.

Meteoropatico, credo. Umore variabile. Oggi c’è un bel sole avvolgente…

Credo che terminerò l’inchiostrazione di Bianco tra 1 mese e mezzo. Poi ci sarà una impaginazione dei dialoghi ecc. Credo mi sarà opportuno un Macintosh nuovo nuovo 🙂

Due miei cari amici si stanno per sposare. Tenendo conto che in un certo senso li ho messi insieme anni fa e che li ho visti crescere nella loro relazione la cosa mi dà una emozione non indifferente! E’ un passaggio fondamentale nella loro vita e anche per chi gli è stato attorno, non credo sia catalogabile come una semplice gioia…

Mi dicono che per come stia affrontando alcune cose in diversi campi della mia vita sia mostruosamente calmo. Altri avrebbero perso il controllo. Io mi sento di aver toccato la parte più profonda dell’insicurezza. Insicurezza materiale, non spirituale, ma che purtroppo ha anche ripercussioni sul mio io più sensibile. Alla soglia dei 29, li farò l’8, mi sto domandando cosa abbia ottenuto e cosa otterrò, sotto ogni profilo. Ognuno ci sarà passato, ognuno dopo eventi particolari. Io non ho niente in mano ora. E sono mostruosamente calmo.

Pensierobianco fa un anno di vita… Il bimbo invece deve ancora crescere un po’…

Adesso ho voglia di divertirmi, uscirò, mi prenderò uno yogurt credo.
Poi vedrò. Sarò pur sempre un geniale e affascinante creativo ventinovenne, no?