Si vede che è Natale. Lo capisco. Dalle canzoni in swing diffuse dalla mia autoradio.
Mentre cerco di parcheggiare la macchina dove mi sarà possibile, quando poi alla fine mi rassegno a fare dei giri in più e mi rendo conto che c’è un bel po’ di gente. Tra le luci e le vie, tra le vetrine dei negozi e gli alberi addobati che si intravedono dalle finestre. Ancora… mi piace ascoltare quella musica dall’autoradio, mi copro di voci dal timbro caldo, da melodie conosciute solo da me, in questi giorni. Ci sono tutti i sorrisi del mondo per il corso, siamo una piccola città fortunata, penso, e forse ora è il periodo dell’anno in cui potremmo ritagliarci qualcosa per noi.
E credo che per me sarà qualcosa di personale, il consueto Natale personale, che vivo solo per me, solo con me. Perché mi piace che sia così. C’è il mio Natale cattolico, c’è il mio Natale spensierato, c’è il mio Natale dubbioso… E’ sempre il Natale del mio cuore.
E’ un rito, ogni anno, e forse è colpa solo di quelle “maledette” canzoni in swing…

Donnie Darko, bel film. Non è un commento che cedo frequentemente, ogni volta che esco da un cinema. Darko mi incuriosiva per un motivo particolare: l’analogia paurosa con la storia che sto portando con Bianco. C’erano elementi nella trama raccontata dal trailer che mi portavano a pensarlo, ma fortunatamente per me così non è stato! (Un giorno a proposito di trame simili vi racconterò un anedotto su Matrix…ehm..). Certo, c’è il ragazzo dotato di un potere particolare, c’è la voce dal buio che lo tormenta, c’è la paura di vivere gli ultimi giorni sul pianeta,ma… la storia è incredibilmente e straordinariamente diversa. Si parla di varchi dimensionali e viaggi nel tempo, degli anni 80 in America, di un coniglio terrificante compagno invisibile di Donnie, tutto che porta lo spettatore a immergersi in una storia circolare con una fine che è un inizio e con un inizio che … bhe… vedrete, ma talmente ricco di elementi che… personalmente sarò “costretto” a rivederlo. Sì, perchè tutto gira attorno al perno della dimensione parallela, il che ti fa essere vigile ad ogni particolare…

Dura la vita del graphic designer, non sempre fai le cose come le vorresti, alcune volte il cliente ti deforma il lavoro. Da qualche settimana mi capita di fare lavori con cui non ho niente a che fare. Produco schifo, ma non faccio molto per preoccuparmene.
Il problema è quando quello schifo lo associano a te…

Pensiero Bianco comincia ad essere… inglese! Rimane da fare la pagina Progetto che già mi dà problemi in italiano quindi… non mi accingo a richiedere la traduzione in inglese. Per l’inglese devo ringraziare an English Teacher. Thank you, for all.
Comunque devo dare una ulteriore occhiata ai testi in inglese per alcune sfumature su termini precisi: se avete consigli… dateli!

Oggi ho rimesso a posto dei cassetti, sono degli antichi scrigni che apro una volta all’anno. Ci sono depositate lettere scritte da alcune persone nel corso di questi anni, persone che non scrivono da molto tempo… Molte frasi, molte parole, piene di sincerità e di misura, mi hanno riportato indietro negli anni, ricordando vecchie situazioni, vecchi rapporti. Ho visto tutto serenamente, calmo, sorridendo di cose che non ci sono più o riconoscendo le basi di amicizie durature. Per finire, ripescando tra i ricordi più recenti, un post it scritto da mio padre che staccai dal computer di casa e le lettere, le prime mail, scritte dalla luna indiana, ricche di un tesoro inestimabile. E io lì, tra tutto questo, tra onde di calligrafie diverse, pensieri nascosti, e forse tra antichi giochi celati, su una barca cullata da un lago calmo, mentre mi dirigo verso la sponda più accogliente, sotto il sole di novembre. Lascerò attraccata la barca per poi andarmene.

Da definire i prossimi ritocchi per il sito, comprese delle aggiunte: innanzitutto il testo di “progetto” da ridefinire, poi le traduzioni in inglese per il sito e… se tutto va bene, un piccolo cartone animato da inserire… vedremo…
La parte più importante: il fumetto è ancora in fase di inchiostrazione, ho fatto più della metà del lavoro.
Il fumetto lo sto sviluppando nei ritagli di tempo dopo il mio lavoro da grafico, non vi dico a questo punto come sia impegnativa la mia giornata tipo…
Vita privata, cosa significa?

Sono tornato, sono tornato! Non ci posso credere, tre giorni di full immersion a Barcellona, ho avuto decisamente poco tempo per dormire senza risentirne minimamente! E’ stata una vera ispirazione per me, una città che ha vinto tutte le scommesse urbane possibili, dando una lezione di reale concretezza alle più grandi città d’Europa: è quella che si definisce grande città vivibile. Non solo, ma Gaudì ha dato una impronta decisiva allo stile. Gaudì è Barcellona e non esisterebbe Barcellona se non ci fosse stato Gaudì con il suo tocco. Sono rimasto a bocca aperta davanti a La Pedrera come davanti agli altri suoi edifici e alla Sagrada Familia… Senza poi parlare di Mirò, di come mi sono sentito davanti ad un suo lungo tratto scalfito sulla tela.
E poi che dire della movida? Del Barri Gothic, del Born? Cenavo tardi e andavamo per locali fino a tardi, senza che questo mi pesasse per il giorno seguente: ero entrato nel ritmo.

Notizia: ho scoperto nella mia assenza che l’Italian Web Award di Francavilla mi ha selezionato tra i siti “eccellenti” nella categoria Arte&Cultura: sarà perché ho eliminato i pop up? Rimane il fatto che oltre ad essere ispirato per il viaggio sono anche contento di questa conferma per Bianco: è un ottima base che mi permette di progettare il futuro di questo fumetto.

Aggiornato nuovamente il testo di “Progetti”, spero di essere soddisfatto. Una volta tale potrò pubblicizzare questo sito, e il fumetto, come si deve.

Venerdì sera sarò a Barcellona, fino a lunedì. Non so se riuscirò a fare e vedere tutto ciò che ho in mente, ma ci proverò. Insieme a me come compagno di viaggio avrò Donatello: tutte e due reduci da una estate scarsa ci rifaremo in soli due/tre giorni…

Ieri ho avuto l’onore di conoscere Paolo di paolotripmaitrop.com : un tipo incredibile, vive alle Canarie, ma viaggia ogni mese in posti diversi, vivendo alla giornata. Come si fa a non invidiarlo benevolmente una persona così? Mi ha chiesto se gli potevo rifare la grafica del sito. Onorato.

Bush o Kerry? Credete che sia differente per l’Europa? Ci stiamo forgiando tra l’incudine e il martello.

Si, si, ho dei testi da correggere qui e là nel sito… Perdonate la pigrizia. D’altronde questa non è ancora la versione 1.0 del sito… Ah, se mi leggesse mia madre…